ASD AMERICANA EXOTICA (UISP BERGAMO) ringrazia di cuore tutti coloro che hanno contribuito alla donazione AIL BERGAMO in occasione del saggio di danza 2018, svoltosi venerdì 25 maggio presso lo Spazio Polaresco di Bergamo; grazie al vostro contributo siamo riusciti a raccogliere 350,00 euro !
Parte del ricavato è stato infatti devoluto a favore dell’associazione AIL Bergamo Onlus (http://www.ailbergamo.it/) a sostegno della lotta contro leucemia, linfomi e mieloma. La strada percorsa in questi anni dalla ricerca scientifica è molta, ma per raggiungere l’obiettivo di rendere queste malattie sempre guaribili, quella da percorrere è ancora tanta !
Asd Americana Exotica si fa promotrice del primo Festival dedicato alla danza Tribal Fusion bergamasco, interamente dedicato all’innovazione nel genere.
Previsto per il pomeriggio del 20 ottobre 2018 presso lo Spazio Polaresco (Bergamo, Italia), la prima edizione del Bergamo Fusion Festival si configurerà come un evento di danza aperto a chiunque voglia appofonodire la conoscenza di questo genere, nelle sue forme più “urbane”; sullo sfondo della pittoresca città di Bergamo !
Durante la serata ci sarà il “Bergamo Fusion Festival Show”, uno spettacolo di alto livello, ricco di ispirazioni fusion e di artiste meravigliose. Sei uno studente avanzato, un ballerino di Tribal Fusion o un insegnante e vuoi essere parte della line-up dello spettacolo come performer ?!La selezione è aperta! Sii creativo, siamo un gruppo curioso qui, ti aspetto ad ottobre 2018 !!!
Compila il seguente modulo per mandarci la tua candidatura!
https://goo.gl/forms/0pLSnqFMIhV4BzFJ3
Se verrai selezionato per il Main Show, avrai l’opportunità di ballare sullo stesso palco degli insegnanti e ottenere uno sconto del 50% su entrambi gli workshop! La scadenza per presentare la tua candidatura è il 25 agosto 2018,sbrigati!
Stratificare non è solo una sfida fisica, è anche un allenamento mentale. Questo workshop cercherà di sfidare la tua coordinazione e il senso del ritmo con nuovi modi di guardare alla scienza della stratificazione. E non sono solo i movimenti a cui puoi aggiungere movimenti! A volte basta aggiungere un po’ di groove, un po’ di relax, oppure è sufficiente una nuova mossa per plasmare il corpo e la mente in un modo non familiare, ma alla fine divertente.
BEATRICE SECCHI – “Fondamenti di Dancehall Fusion Bellydance e approccio coreografico”
(h 16.30/18.30, 2 ore)
Durante questo workshop impareremo la postura e la tecnica di base di Dancehall Fusion Bellydance, nuove possibilità di usare il corpo e lo spazio, i concetti di Amygdala Circle, Apus Combination, Vanessa Combination, Bancha Move e molti altri. Successivamente lavoreremo insieme su una nuovissima e inedita coreografia Dancehall Fusion Bellydance per poter utilizzare le mosse originali apprese durante la lezione !!
PARTECIPAZIONE E COSTI DEI WORKSHOP:
1. Kenzi Orchidaceae (rif .: Kenzi) – “Layering 3.0” (h 14.00 / 16.00):
_ € 40 prima del 1 settembre 2018.
_ € 50 dopo il 1 settembre 2018.
2. Beatrice Secchi – “Dancehall Fusion Bellydance Fundamentals & Choreo Approach” (h 16.30 / 18.30):
_ € 40 prima del 1 settembre 2018.
_ € 50 dopo il 1 settembre 2018.
3. Kenzi Orchidaceae + Beatrice Secchi (pacchetto completo – 4 ore di workshops):
_ € 60 prima del 1 settembre 2018.
_ € 70 dopo il 1 settembre 2018.
!!! PAGAMENTO TRAMITE BONIFICO BANCARIO !!!
Richiedi il numero di conto per effettuare il pagamento a info@americanaexotica.it!
Per completare la registrazione è importante compilare il seguente modulo!
https://goo.gl/forms/8XWJHOLKdk0wcLo53
Che aspetti ? Ti stiamo aspettando !!
Info@americanaexotica.it
ASD AMERICANA EXOTICA – DANZA E CULTURA
Ripartire con il pieno di energia ? C’è solo una parola: “Americana Exotica” !!!
I nostri corsi ripartono a settembre 2018 presso lo Spazio Polaresco, a breve saranno disponibili anche giorni e orari di tutte le discipline: Dancehall, Danza del ventre, Yoga e Tribal Fusion Bellydance !
Asd Americana Exotica é lieta di invitarti agli imperdibili appuntamenti danzanti gratuiti per la nuova edizione del festival Sunfest 2018 di Bergamoreggae presso Edoné Bergamo!
°VENERDI 27 LUGLIO (dalle 17 alle 18.30): Laboratorio di Dancehall (Old School and Gyal moves) a cura di BEDA The Hurricane.
Durante il workshop ci si concentrerà sul wining, il movimento fluido e sexy che sta alla base dello stile femminile non solo della dancehall jamaicana ma anche della danza che accompagna le roventi note della musica Soca tipica di Trinidad e allo stile sfacciato ed energico del twerk che spopola nei club e nei party più torridi di ogni angolo del mondo. so ladies,get ready!!
Beda “The Hurricane” mette piede ad una dancehall per la prima volta nel 2005 e ne rimane subito folgorata. Da quel momento si appassiona alla dancehall in tutti i suoi aspetti: la musica, la cultura e soprattutto il ballo. Nel 2008 vince le selezioni della semifinale torinese dell’ ITALIAN DANCEHALL QUEEN CONTEST, posizionandosi tra le prime 5 nel contest nazionale del 2009. Nel 2011 si guadagna nuovamente l’accesso alla finale nazionale italiana. Beda si e’ conquistata sul dancefloor il rispetto e la stima di tutta la scena reggae-dancehall italiana, arrivando cosi ad esibirsi in tutta la penisola, durante le performance di artisti come : WARD 21 (jam), LEFTSIDE (jam), MR VEGAS (jam), CHARLY BLACK (jam), MR LEXX (jam). Prende parte inoltre ai video musicali di ZULI feat DJ JAD nel pezzo “NA NAA” e quello della reggae female singer TIZLA intitolato “PULL UP”. Quest’anno é stata giudice al Milano Dancehall Queen Contest. Per migliorare la suo conoscenza della cultura e del ballo della Jamaica, partecipa negli anni a serate e a workshop in Italia e all’estero.
° SABATO 28 LUGLIO (dalle 17 alle 18.30) : Laboratorio coreografico di Dancehall Fusion Bellydance, a cura di Beatrice Secchi & Americana Exotica Crew.
Cosa accadrebbe se il tuo corpo si trasformasse in uno strumento musicale ?
Vieni a scoprire la bellezza di una danza nuova che si balla sulla dancehall new roots , sul reggae e sulla dub, le sue combinazioni inedite e un nuovo modo di esprimersi che si basa però sulla tradizione, tutto al femminile !!
Durante questo workshop ti immedesimerai in uno strumento musicale e imparerai ad ascoltare il tuo corpo in un modo nuovo e consapevole. Imparerai le combinazioni di Fusion e le applicherai ad una meravigliosa coreografia di gruppo.
Che aspetti???? Ti aspettiamo!
Divertimento assicurato!
° DOMENICA 29 LUGLIO (dalle 23): Spettacolo di danza Dancehall a cura di Americana Exotica Crew: “Dancehall & New Borders – Dancehall & Dancehall Fusion Bellydance” .
Dove: Spazio Giovani Edoné – Via Agostino Gemelli, 17, 24124 Bergamo BG
Americana Exotica sarà presente con una nuova entusiasmante performance di danza alla VI edizione dell’ annuale Gala in costume di “Old Souls”, quest’anno a tema “The Romanov Dynasty, One Century after the Fall”, che si terrà il 14 Aprile presso la meravigliosa Villa del Bono (LC).
Old Souls è la prima vera realtà di rievocazione civile femminile d’Italia e il periodo storico ricostruito dal loro selezionato gruppo di rievocatrici è il Risorgimento Italiano.
Per creare la sua coreografia, Beatrice ha accolto l’idea di Claudia D’Avico, una delle insegnanti e componenti del gruppo, la quale dopo una ricerca ha pensato di ispirarsi alle uova di Favergé, dando impulso al lavoro coreografico di gruppo che ha visto il contributo di Lisa Fustinoni e Sara Antonazzo, le altre due insegnanti e componenti del team ufficiale di Americana Exotica.
Tra il 1883 e il 1917, Peter Carl Fabergé, il gioielliere ufficiale della Corte Imperiale Russa, produsse un totale di sessantanove uova di Pasqua ingioiellate per lo Zar, l’aristocrazia e l’élite industriale e finanziaria. Oggi le uova di Fabergé sono famose nel mondo come simbolo di lusso sfrenato, ma delle sessantanove originali ne rimangono solo sessantuno. Dove sono finite le altre otto uova? Si tratta di un mistero che ha fatto discutere il mondo dell’arte per anni…
La storia di Fabergé inizia poco prima della Pasqua del 1883, quando lo Zar Alexander III, padre dell’ultimo Zar Nicholas II, commissionò un uovo di Pasqua ingioiellato come dono per la sua giovane moglie Maria Flodorovna (nata Dagmar di Danimarca). La povera Maria era stata allontanata dalla sua famiglia per sposare un completo estraneo col quale avrebbe dovuto regnare su una terra straniera e, come molte altre principesse in quella situazione, soffriva molto la nostalgia di casa al punto da cadere in depressione.
Per tirare su di morale Maria, suo marito commissionò il primissimo uovo Fabergé. L’uovo era splendido: il suo guscio in platino si apriva a rivelare un tuorlo d’oro, che a sua volta mostrava la miniatura di una gallina d’oro che portava con orgoglio la corona imperiale russa. Ciò che rendeva il regalo ancora più bello era il fatto che fosse ispirato ad una collezione esistente della Casa Reale danese, offrendo così un dolce ricordo di casa alla giovane Zarina. Il regalo sortì il suo effetto e Maria era così contenta per l’uovo che lo Zar decise di farlo diventare una tradizione. Anche dopo la sua morte, il figlio Nicholas II continuò a commissionare i doni, ognuno contenente una sorpresa unica e spettacolare.Nel corso degli anni, Fabergé curò la realizzazione di un totale di cinquantadue uova imperiali che furono date in dono a Maria e a sua nuora. Di queste, se ne contano ancora quarantaquattro. Il numero quarantatré, “Constellation Tsarevich” e quarantaquattro, “Birch Karelia”, non furono mai interamente completate a causa dello scoppio della Rivoluzione Russa e della esecuzione della famiglia Romanov. Tuttavia, ne mancano altre otto, ammesso che esistano ancora.Cinque delle uova mancanti sappiamo che esistono grazie alle fotografie scattate con la famiglia dello Zar. Per le altre tre, invece, tutto ciò a cui possiamo affidarci sono i nomi che appaiono sui contratti della Maison Fabergé. Nessuno ha una qualche idea del loro aspetto o un indizio di dove possano essere. Tutto ciò che rimane è un mistero che ossessiona gli storici dell’arte da decenni. Benché non ci fossero altre uova commissionate dalla famiglia Romanov, la Maison Fabergé ha continuato a produrre uova di lusso.
Dopo il successo del primo e del secondo modulo, dedicati rispettivamente a old school e middle school, siamo lieti di invitarvi al nostro INTENSIVE DANCEHALL CLASSES 3 – “New School” – APRILE/MAGGIO 2018 presso l’Auditorium dello Spazio Polaresco di Bergamo in Via del Polaresco, 15.
MODALITÁ DI PARTECIPAZIONE & COSTI:
COSTO 8 LEZIONI (8 h) = 85 euro
n.b. La quota è da consegnarsi lunedì 9 aprile, 15’ prima dell’inizio della lezione.
– Per partecipare al corso è necessario presentare il certificato medico di buona salute.
– Si consiglia di presentarsi a lezione almeno 10’ minuti prima dell’inizio della stessa provvisti di un cambio scarpe, salviettine umidificate, una salvietta per il sudore, un ricambio, acqua.
– Non sono previste lezioni di recupero, pertanto chi dovesse mancare alle lezioni le perderà senza possibilità di recuperarle.
PERCHÉ ISCRIVERSI AL CORSO: il metodo utilizzato da Americana Exotica per insegnare Dancehall è stato affinato nel corso di 10 anni di insegnamento e continua ad arricchirsi ogni anno che passa, dando ottimi risultati in termini di memoria, resa e miglioramenti da parte degli allievi. In costante aggiornamento, asd Americana Exotica è stata una delle prime associazioni ad iniziare a studiare e insegnare Dancehall in Italia, organizzando workshops di livello internazionale e incrementando il proprio numero di iscritti nel corso degli anni. L’eccellenza risiede nell’impegno e nella costanza, non nella competitività, ecco perché Americana Exotica fa della qualità il suo cavallo di battaglia nella danza !
Milano. 20 novembre 2016: Monica Mariano e Beatrice Secchi presentano NICK BLACKEAGLE DANCEHALL EVOLUTION WORKSHOP !
Direttamente da Kingston (JA), grazie a Bobb Griffith & Caribbean Dance Vibes, Beatrice e Monica, sarà presente a Milano un rappresentante della crew divenuta ormai uno dei simboli inconfondibili dell’evoluzione della dancehall. Un imperdibile appuntamento per tutti i ballerini e gli studenti di dancehall italiani ! A seguire, la possibilità di partecipare al talent “Take your Time” presso Bobino Milano con Nick Black Eagle in giuria !
>> QUANDO
20.11.2016
h 14.00 – 16.00
>> DOVE
Palestra Canottieri Olona
Alzaia Naviglio Grande, 146, 20144 Milano
>> COSTI
30 euro entro il 10.11.2016
35 euro dopo il 10.11.2016
40 euro sul posto
>> ISCRIZIONI
Iscrizione obbligatoria (conferma di partcipazione) compilando il seguente modulo:
Vi siete mai chiesti quale sia la differenza tra una performance art e una coreografia ? Vi siete mai domandati quale sia il senso della fusione nella danza e dove possa portare il ballerino? Vi siete mai chiesti come nasca un progetto coreografico e a quali strade possa portare ? Proverò a rispondere a questi interrogativi e a raccontarvi la storia del mio ultimo lavoro: la coreografia di Jah No Partial.
La danza di ultima generazione si ridisegna tra coreografia e performance art
La Performance Art designa una serie di operazioni artistiche coinvolgenti, come elementi relativi alla danza, al cinema, al teatro, al video, alla poesia, effettuati davanti ad un pubblico. In questo caso, l’aspettativa primaria del pubblico è quella di emozionarsi. Si tratta di una forma d’arte di non facile definizione, si può forse definire arte che si esplicita mediante l’azione; in tale condizione il corpo produce effetti differenti rispetto a quelli della coreografia intesa in senso classico come una successione di movimenti tecnici costruiti appositamente sulla ossatura della musica.
Ora, se la performance per essere arte può fare a meno della parte tecnica, perché dovrebbe essere migliore di una coreografia? E viceversa, perché una coreografia studiata in ogni minimo dettaglio dovrebbe essere migliore di una performance ? Come possono incontrarsi Performance Art e coreografia ? Perché il loro incontro in un unico momento innalzerebbe il livello della danza ?
Interrogativi, quelli sopra, a cui ognuno risponderebbe forse diversamente: ciò che conta è spesso l’emozione prodotta dal movimento. Tuttavia, nella danza di ultima generazione e in tutti gli stili, prevale la volontà di inserire nelle esibizioni elementi tratti dal mondo dell’arte, del teatro, multimediale, di fusione, di commistione […]. Il fine è quello di produrre qualcosa di originale, di diverso. In una società bombardata dalle immagini ciò che conta è produrre qualcosa che non si dimentichi, perché strano, perché inusuale, perché nuovo, ma soprattutto bello. Sorgono spontanee altre domande: siamo ancora in grado, all’interno di questo calderone di possibilità, di apprezzare e distinguere una bella esibizione ? In base a cosa ? Attraverso quel senso di armonia e perfezione formale ?
Ciò che sottolineo è che le caratteristiche conferite alla danza di ultima generazione dalla performance art non devono essere subite dalla tecnica della coreografia e soprattutto non devono offuscarla, devono essere cioè due parti identificabili separatamente e ben distinte fra loro.
La fusione come frutto dell’amicizia fra ballerino e danza
Per fondere stili differenti, modi di muoversi lontani fra loro e interpreti di mondi diversi, per imparare ad amalgamare due o più maniere di percepire il suono attraverso il corpo, è necessario conoscere profondamente la danza, farsela amica. La sperimentazione dovrebbe essere la conseguenza di una “solida amicizia”, di un’acquisizione che lascia poco spazio al caso. Quest’ultimo, semmai, dev’essere letto attraverso la cosiddetta performance.
Jah No Partial – Storia di un progetto coreografico
Nella fusione che ho adottato per coreografare “Jah No Partial” di Major Lazer, nella versione di Flux Pavilion remixata da dj Skream, la nota della performanceart è suggerita dall’ambientazione, si tratta infatti della scultura La Sequenza di Fausto Melotti (Rovereto 1901 – Milano 1986), artista, scrittore e teorico: una delle figure di spicco della scena culturale dell’Italia del Novecento.
L’opera – una composizione di moduli identici costituita da tre livelli di profondità secondo un’alternanza di pieni e di vuoti che rende impossibile coglierla con un unico sguardo – rappresenta il culmine della ricerca dell’artista, durata oltre quarant’anni, di una scultura anti-celebrativa e anti-monumentale. Ne La Sequenza è possibile ritrovare i temi cari a Melotti: lo spazio teatrale percorribile in profondità, dato dalle diverse “quinte” che si aprono l’una dopo l’altra; il concetto di modulazione – elemento razionale che nasce dal ritmo e dallo studio delle proporzioni – contrapposto a quello di modellazione – elemento soggettivo e irrazionale proprio della scultura tradizionale; quello di tema e variazioni – elemento musicale per eccellenza – che nasce dall’ alternanza di volumi positivi e negativi; infine l’elemento architettonico data dalle dimensioni della scultura e dal ritmo delle lastre di ferro che appaiono quasi come colonne di una costruzione classica o razionalista.
Sono proprio le tematiche dello spazio teatrale percorribile in profondità attraverso le sue quinte che si dilatano fino a perdersi nelle graminacee, insieme a quello della variazione, dell’alternanza, ad aver nutrito il mio progetto coreografico di nuova ispirazione e ad aver permesso di considerare questa scultura il contenitore perfetto per filmare la coreografia. Il video è stato girato da Sarah Ling (DahLing Films), artista eclettica e talentuosa: è stata lei ad immaginare di poter sviluppare la coreografia nella scultura, di fornire alla sua camera la preziosa possibilità di muoversi con disinvoltura attorno a me e di esplorare la scultura in maniera nuova, di studiarla, di abitarla. Ed è poesia abitare La Sequenza con la danza.
Ecco che da questo imput sono nati collegamenti spontanei al mio lavoro, legami indissolubili che dall’arte di Melotti si allacciavano con naturalezza alla mia coreografia, alla fusione, ad uno sguardo nuovo sulle possibilità del movimento di farsi danza.
Coreografare Jah No Partial non è stato né facile né immediato, non è stato frutto dell’improvvisazione. E’ stato un lavoro di un mese e mezzo, in cui sequenze tecniche di Tribal Fusion e moves di Dancehall si sono incontrate sul ritmo elettronico della musica dei Major Lazer e, spesso, sono state modificate, ripensate, riadattate.
Certo è che tutto ha un senso, un significato, un rimando: ci sono le variazioni dello shimmy di 3/4 con il ghawazee shimmy, ci sono le body wave, arms wave, i layering, pelvic lock e drops; poi ci sono le moves di Bogle, le stylish moves di Latonya, qualche step di Orville, dei Black Eagles e dei ballerini giamaicani di ultima generazione.
Il frutto della fusione e dell’incontro tra coreografia e performance art rappresentano un primo passo verso un nuovo senso creativo che, attraverso la rottura di barriere immaginarie, fornisce nuove possibilità alla danza.
La vera scoperta non consiste nel trovare nuovi territori, ma nel vederli con nuovi occhi.
Marcel Proust
Sabato 4 luglio h 16.30 : lettura teorica e classe pratica di Dancehall organizzata da Aurora Rah all’interno dell’evento Battle For Heel a Lecce presso Imagine Dance School (Via dei salesiani, Officine Cantelmo) con Beatrice (Americana Exotica – Dance & Culture);
Per la stagione estiva 2015, Americana Exotica a.s.d. – Danza & Cultura (UISP) propone i suoi entusiasmanti corsi di Dancehall all’aperto !!!
Perché chiudersi in palestra quando disponiamo di bellissimi spazi verdi nella nostra città ??!!
Si ballerà all’aria aperta in compagnia, si impareranno nuovi steps, nuove dancing tunes, ci si terrà super in forma per la prova costume imminente: un divertimento sano e genuino all’insegna del movimento e della danza !
Tutto questo accompagnati passo dopo passo dall’insegnante Beatrice, che per un’oretta alla settimana vi farà sentire un po’ in Giamaica, sotto il sole dei Caraibi !
AMERICANA EXOTICA ASD VI ASPETTA AL PARCO DELLA TRUCCA DI BERGAMO PER LE LEZIONI ESTIVE DI DANCEHALL 2015!