Bergamo Fusion Festival 2018

Asd Americana Exotica si fa promotrice del primo Festival dedicato alla danza Tribal Fusion bergamasco, interamente dedicato all’innovazione nel genere.
Previsto per il pomeriggio del 20 ottobre 2018 presso lo Spazio Polaresco (Bergamo, Italia), la prima edizione del Bergamo Fusion Festival si configurerà come un evento di danza aperto a chiunque voglia appofonodire la conoscenza di questo genere, nelle sue forme più “urbane”; sullo sfondo della pittoresca città di Bergamo !
Per la prima volta insieme, le ultime innovazioni dell’ambito Fusion: Kenzi Orchidaceae da Lisbona (POR), ambasciatrice dello stile Urban Tribal e membro delle Urban Tribal Orchidaceae, poi Beatrice Secchi e Americana Exotica Crew (ITA) con Dancehall Fusion Bellydance ©.
Durante la serata ci sarà il “Bergamo Fusion Festival Show”, uno spettacolo di alto livello, ricco di ispirazioni fusion e di artiste meravigliose. Sei uno studente avanzato, un ballerino di Tribal Fusion o un insegnante e vuoi essere parte della line-up dello spettacolo come performer ?!La selezione è aperta! Sii creativo, siamo un gruppo curioso qui, ti aspetto ad ottobre 2018 !!!

Compila il seguente modulo per mandarci la tua candidatura!

https://goo.gl/forms/0pLSnqFMIhV4BzFJ3

Se verrai selezionato per il Main Show, avrai l’opportunità di ballare sullo stesso palco degli insegnanti e ottenere uno sconto del 50% su entrambi gli workshop! La scadenza per presentare la tua candidatura è il 25 agosto 2018,sbrigati!

PROGRAMMA:

KENZI ORCHIDACEAE – “Layering 3.0”
(h 14.00/16.00, 2 ore)

Stratificare non è solo una sfida fisica, è anche un allenamento mentale. Questo workshop cercherà di sfidare la tua coordinazione e il senso del ritmo con nuovi modi di guardare alla scienza della stratificazione. E non sono solo i movimenti a cui puoi aggiungere movimenti! A volte basta aggiungere un po’ di groove, un po’ di relax, oppure è sufficiente una nuova mossa  per plasmare il corpo e la mente in un modo non familiare, ma alla fine divertente.

BEATRICE SECCHI – “Fondamenti di Dancehall Fusion Bellydance e approccio coreografico”
(h 16.30/18.30, 2 ore)

Durante questo workshop impareremo la postura e la tecnica di base di Dancehall Fusion Bellydance, nuove possibilità di usare il corpo e lo spazio, i concetti di Amygdala Circle, Apus Combination, Vanessa Combination, Bancha Move e molti altri. Successivamente lavoreremo insieme su una nuovissima e inedita coreografia Dancehall Fusion Bellydance per poter utilizzare le mosse originali apprese durante la lezione !!

PARTECIPAZIONE E COSTI DEI WORKSHOP:

1. Kenzi Orchidaceae (rif .: Kenzi) – “Layering 3.0” (h 14.00 / 16.00):
_ € 40 prima del 1 settembre 2018.
_ € 50 dopo il 1 settembre 2018.

2. Beatrice Secchi – “Dancehall Fusion Bellydance Fundamentals & Choreo Approach” (h 16.30 / 18.30):
_ € 40 prima del 1 settembre 2018.
_ € 50 dopo il 1 settembre 2018.

3. Kenzi Orchidaceae + Beatrice Secchi (pacchetto completo – 4 ore di workshops):
_ € 60 prima del 1 settembre 2018.
_ € 70 dopo il 1 settembre 2018.

!!! PAGAMENTO TRAMITE BONIFICO BANCARIO !!!
Richiedi il numero di conto per effettuare il pagamento a info@americanaexotica.it!
Per completare la registrazione è importante compilare il seguente modulo!

https://goo.gl/forms/8XWJHOLKdk0wcLo53

Che aspetti ? Ti stiamo aspettando !!
Info@americanaexotica.it
ASD AMERICANA EXOTICA – DANZA E CULTURA

Americana Exotica danza per Old Souls nella preziosa Villa del Bono

Americana Exotica sarà presente con una nuova entusiasmante performance di danza alla VI edizione dell’ annuale Gala in costume di “Old Souls”, quest’anno a tema “The Romanov Dynasty, One Century after the Fall”, che si terrà il 14 Aprile presso la meravigliosa Villa del Bono (LC).

Old Souls è la prima vera realtà di rievocazione civile femminile d’Italia e il periodo storico ricostruito dal loro selezionato gruppo di rievocatrici è il Risorgimento Italiano.

L'immagine può contenere: 2 persone, persone in piedi, matrimonio e sMS

Per creare la sua coreografia, Beatrice ha accolto l’idea di Claudia D’Avico, una delle insegnanti e componenti del gruppo, la quale dopo una ricerca ha pensato di ispirarsi alle uova di Favergé, dando impulso al lavoro coreografico di gruppo che ha visto il contributo di Lisa Fustinoni e Sara Antonazzo, le altre due insegnanti e componenti del team ufficiale di Americana Exotica.

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Tra il 1883 e il 1917, Peter Carl Fabergé, il gioielliere ufficiale della Corte Imperiale Russa, produsse un totale di sessantanove uova di Pasqua ingioiellate per lo Zar, l’aristocrazia e l’élite industriale e finanziaria. Oggi le uova di Fabergé sono famose nel mondo come simbolo di lusso sfrenato, ma delle sessantanove originali ne rimangono solo sessantuno. Dove sono finite le altre otto uova? Si tratta di un mistero che ha fatto discutere il mondo dell’arte per anni…

La storia di Fabergé inizia poco prima della Pasqua del 1883, quando lo Zar Alexander III, padre dell’ultimo Zar Nicholas II, commissionò un uovo di Pasqua ingioiellato come dono per la sua giovane moglie Maria Flodorovna (nata Dagmar di Danimarca). La povera Maria era stata allontanata dalla sua famiglia per sposare un completo estraneo col quale avrebbe dovuto regnare su una terra straniera e, come molte altre principesse in quella situazione, soffriva molto la nostalgia di casa al punto da cadere in depressione.

Per tirare su di morale Maria, suo marito commissionò il primissimo uovo Fabergé. L’uovo era splendido: il suo guscio in platino si apriva a rivelare un tuorlo d’oro, che a sua volta mostrava la miniatura di una gallina d’oro che portava con orgoglio la corona imperiale russa. Ciò che rendeva il regalo ancora più bello era il fatto che fosse ispirato ad una collezione esistente della Casa Reale danese, offrendo così un dolce ricordo di casa alla giovane Zarina. Il regalo sortì il suo effetto e Maria era così contenta per l’uovo che lo Zar decise di farlo diventare una tradizione. Anche dopo la sua morte, il figlio Nicholas II continuò a commissionare i doni, ognuno contenente una sorpresa unica e spettacolare.Nel corso degli anni, Fabergé curò la realizzazione di un totale di cinquantadue uova imperiali che furono date in dono a Maria e a sua nuora. Di queste, se ne contano ancora quarantaquattro. Il numero quarantatré, “Constellation Tsarevich” e quarantaquattro, “Birch Karelia”, non furono mai interamente completate a causa dello scoppio della Rivoluzione Russa e della esecuzione della famiglia Romanov. Tuttavia, ne mancano altre otto, ammesso che esistano ancora.Cinque delle uova mancanti sappiamo che esistono grazie alle fotografie scattate con la famiglia dello Zar. Per le altre tre, invece, tutto ciò a cui possiamo affidarci sono i nomi che appaiono sui contratti della Maison Fabergé. Nessuno ha una qualche idea del loro aspetto o un indizio di dove possano essere. Tutto ciò che rimane è un mistero che ossessiona gli storici dell’arte da decenni. Benché non ci fossero altre uova commissionate dalla famiglia Romanov, la Maison Fabergé ha continuato a produrre uova di lusso.

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